venerdì 19 settembre 2008

UNA NUOVA ARMA SEGRETA IN IRAQ ?
Postato : Gio, 2008-09-18 20:49 da Staff

Sotto si può vedere l’intervista a Majid al-Ghazali assieme a ulteriori informazioni sull’arma misteriosa impiegata in Iraq. Operatori umanitari e altri hanno messo da parte racconti di nuove terrificanti armi in uso che provocano terribili ferite e una morte atroce. Woodward, però, parla indistintamente di “terroristi”, nascondendo il fatto che la maggior parte delle vittime di quest’arma inumana sono senz’altro civili innocenti rimasti coinvolti nei combattimenti.

Woodward paragona al Progetto Manhattan il programma per un’arma segreta che potrebbe far impallidire le armi atomiche.

Bob Woodward, giornalista premio Pulitzer, ha rivelato la scorsa notte a Larry King che gli Stati Uniti hanno dato inizio a «un programma segreto di sterminio» in Iraq che ha ridotto drasticamente gli attacchi contro l’esercito alleato annientando i terroristi. Ma in cosa potrà mai consistere quest’arma segreta?

Un servizio della Cnn entra nel dettaglio delle rivelazioni di Woodward.

Il programma – paragonato da Woodward al Progetto Manhattan, che durante la Seconda guerra mondiale sviluppò la bomba atomica – deve rimanere per ora segreto, altrimenti «la gente morirebbe», come ha detto domenica scorsa lo stesso Woodward al Larry King Live sulla Cnn.

«Le operazioni segretissime saranno un giorno [...] descritte e la gente rimarrà stupefatta», ha detto Woodward a King. Woodward non ha voluto rivelare i dettagli, ma ha detto comunque che i terroristi presi di mira sarebbero già consapevoli della potenzialità distruttiva. «I nemici stanno sul chi vive perché li stanno annientando e molti di loro sono stati uccisi», ha detto. «Non è una novità per loro».

Sebbene la nuova arma sia paragonabile alla bomba atomica, si potrebbe ipotizzare che sia impiegata una specie di nuova e misteriosa tecnologia e che sia potenzialmente correlata alla bomba al neutrone e alla ricerca sulle armi elettromagnetiche.

Nel lontano 2002, un servizio della Cox News Service dal titolo, Una nuova, supersegreta, arma a microonde per l’Iraq?, ipotizzava che l’esercito si stesse preparando a utilizzare armi a microonde ad alto potenziale, capaci di inviare fasci di energia elettromagnetica che disattiverebbero del tutto i dispositivi elettronici dei nemici.

Tuttavia, le parole di Woodward sull’arma segreta in grado di annientare in massa i terroristi suggeriscono che si tratterebbe di un’apparecchiatura assai più brutale dell’arma a impulsi elettromagnetici, la quale è di norma impiegata piuttosto contro un esercito regolare che contro bande di ribelli sparse qua e là.

Un’ipotesi è che l’arma sia simile a quella descritta al regista Patrick Dillon dal soldato iracheno di fanteria Majid al-Ghazali – una terrificante e mastodontica apparecchiatura simile a un lanciafiamme, che spara invece «fulmini concentrati» o fasci di radiazioni che arrivano quasi a liquefare i veicoli o le persone colpiti.

Durante uno scontro urbano a Baghdad il 12 aprile del 2003, al-Ghazali afferma di aver visto i soldati americani usare per la prima volta un carro armato dalla forma bizzarra, che «d’un tratto fece partire un flusso abbacinante di fuoco e fulmini, o qualcosa del genere, che inghiottì un grande autobus e tre macchine».

In pochi secondi l’autobus era mezzo fuso, floscio – dice – «come uno straccio bagnato». Quella raffica disseccante – ha aggiunto – sciolse rapidamente l’autobus, che rimpicciolì a tal punto da divenire un ammasso contorto di lamiera circa delle dimensioni di un Maggiolino Volkswagen. Come se ciò non fosse abbastanza incredibile, al-Ghazali dice senza mezzi termini di aver visto corpi umani rinsecchirsi fino alla grandezza di un neonato. E calcola che, da quel giorno, a partire dal quale cessarono gli scontri urbani, 500 o 600 fra militari e civili siano stati cotti vivi dalla misteriosa apparecchiatura montata su quel carro armato.

Al-Ghazali dice ancora che nella battaglia successiva i soldati statunitensi si disfecero con scrupolo delle prove degli effetti di quell’arma micidiale. Tuttavia, alcuni segni rivelatori rimasero, e il soldato li poté mostrare a Dillon.

Dillon, già medico di campo in Vietnam, Somalia e Kosovo, ha affermato: «Nella mia vita ho visto una spaventosa varietà di ordigni distruttivi: lanciafiamme, napalm, fosforo bianco, termìte [1], e chi più ne ha… Ma non conosco nulla – se non la bomba all’idrogeno – che sia in grado di sciogliere un autobus all’istante o di arrostire un corpo umano, riducendolo alle dimensioni di un neonato. Dio abbia pietà di noi se questa cosa è l’antipasto di ciò che ci attende nel XXI secolo».

FONTE: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name

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