Il giornalismo ha perso l’anima il giorno nero di Enzo Biagi
Posted in Settembre 29th, 2008
by Leon in politica italiana
Il mondo si divide in oppressi e oppressori, tu cristiano da che parte stai? E’ una frase di un sacerdote sud americano, che fece incidere sull’entrata della sua Chiesa questo monito. Così Roberto Scarpinato , procuratore aggiunto presso la Procura antimafia di Palermo , ieri sera ha iniziato la presentazione del libro scritto con Saverio Lodato, “ Il ritorno del principe”.
C’erano quasi 1000 persone al Teatro Quirino venute ad ascoltare: gli autori, Marco Travaglio, Andrea Purgatori, il teologo valdese Paolo Ricca e Flores D’Arcais, nessuno darà la notizia dell’evento, ma in Italia qualcosa nella coscienza delle persone sta cambiando, perché ieri ad ascoltare il racconto di un libro che fa’ male c’era parecchia Italia : c’erano giovanissimi, intellettuali e padri di famiglia .
Il punto è questo, da che parte stai italiano, con gli oppressori o gli oppressi?
Per scegliere bisogna sapere, e il libro si prefigge di voler parlare agli italiani svelando i sigilli del potere vero, battendo i bassifondi della storia dell’ultimo ventennio di questo sciagurato Paese, con dei riferimenti passati che portano a comprendere come le storie di oggi sono semplicemente la riedizione delle storie di ieri, tutte scandite da un codice culturale unico, cioè che la corruzione è sistema in Italia, e non è soltanto una caduta individuale .
“La storia d’Italia è una storia inestricabilmente intrecciata con le classi criminali e politiche, e scandita puntualmente da violenza stragista, mafie e delitti a fini politici: tutti insieme questi elementi costituiscono la ‘ mostruosa normalità’ italiana.” Sono parole di Roberto Scarpinato che fanno male, ma sono quelle di un uomo che stava nel pool antimafia di Falcone e Borsellino .
La chiave del libro è nella premessa di Scarpinato “ Quando molti anni fa giunsi a Palermo , rimasi colpito nel constatare che Giovanni Falcone teneva acceso nella sua stanza il televideo . Talora al comparire di una notizia apparentemente priva di qualsiasi connessione con il suo lavoro di giudice, si faceva pensoso. Era come se quell’evento andasse velocemente decodificato.Capire come e dove il potere reale del Paese si stava spostando equivaleva a capire dov’era necessario a propria volta spostarsi, per evitare di farsi prendere alle spalle o di mettere i piedi su un terreno minato”
Saverio Lodato si è soffermato su quello che per lui è il significato principale del libro, cioè la narrazione delle resistenze che da secoli paralizzano la storia italiana, tali resistenze sono il Principe e la storia italiana si esplicita tutta tra la frase di Machiavelli ‘ il fine giustifica i mezzi ’ e quella di Andreotti ‘ il potere logora chi non ce l’ha’.
Che la mafia non è solo prepotenza criminale, ma un mix di borghesia, colletti bianchi e, aggiungo io, grandi esperti di comunicazione, lo spiegarono già alcuni nel passato, ma Sciascia nel 1961 diede una definizione del Paese esemplare , ‘bisogna andare in Sicilia per capire quanto è incredibile l’Italia’.
Purtroppo, ha aggiunto Saverio Lodato, non è più necessario andare in Sicilia.
Ad Andrea Purgatori è toccato parlare del tradimento dell’informazione italiana, che mentre i poteri forti decidevano per noi con metodi mafiosi, invece di raccontare le verità anestetizzava la coscienza sociale, prendendo ad esempio quello che accadde il giorno in cui nel processo Andreotti vennero fuori le sue collusioni mafiose, quella sera a Porta a Porta Vespa parlò della sessualità degli anziani.
Poi soffermandosi sul più grande giornale italiano ‘ IL Corriere della Sera ‘ ha risolto molti dubbi ai presenti sul perché l’informazione italiana non racconta più in modo indipendente il Paese, lo ha fatto leggendo chi sono gli azionisti di RCS Mediagroup SPA che è l’editore del Corriere .
Ieri sera abbiamo capito che l’ Italia non ammette più illusioni, e che come ha affermato l’autore, il giornalismo ha perso l’anima il giorno che hanno defenestrato Enzo Biagi, ma poi ci ha dato una speranza indicando da dove ricominciare , dalla Costituzione, perché è stata scritta quando l’Italia attraverso la Resistenza partigiana si ribellò.
Il Procuratore Roberto Scarpinato ha sintetizzato la grandezza della Costituzione e la sua purezza morale nel discorso di Calamandrei padre costituente, che tenne nel 1955 ai giovani di Milano,
"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."
di Tania Passa
tratto dal sito www.fantapolitik.com
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