sabato 13 settembre 2008

Intervista con David Icke
Copyright Paola Harris 2002

Il 9 dicembre del 2001 ero presente a Bellaria, vicino Rimini, per assistere alla conferenza di David Icke, giornalista e scrittore, che spiegava, di fronte ad un'affollata platea, la storia della dominazione del mondo e il rituale che circonda l'attuale conflitto mondiale. Mi è stata concessa la possibilità di intervistare il Sig. Icke in un incontro che, inizialmente, doveva essere di circa 30 minuti, ma che si è esteso invece per ben due ore e mezza.

Desidero comunicare le parti più importanti della registrazione del nostro colloquio assicurando i lettori che, per avere un'immagine chiara della verità, è importante sentire le idee di tutti quelli che sono considerati ricercatori intelligenti, articolati, e nel caso dell'Icke, intensamente spirituali, per poter apprezzare le loro conclusioni.

Ho trovato David Icke molto credibile, profondamente preoccupato e con una precisa missione in mente: "Che l'Umanità riconquisti il potere decisionale e riprenda il destino nelle proprie mani.

“David, siamo nella gabbia!” Citazione di Teddy "Intelligenza Artificiale" di Steven Spielberg.

Paola Harris: David, Ci sono molti aspetti che affronti però sei conosciuto per le tue teorie di cospirazione su quelli che controllano il Pianeta. Cosa pensi che stia succedendo e perché?

David Icke: Direi che questi estremi eventi che stanno succedendo non mirano ad incrementare il loro potere ma a conservarlo. L'esplosione dei controlli, che naturalmente hanno immediatamente seguito dopo l'11 settembre, sono mirati a sorvegliare quelli che si stanno svegliando e comunicando per anticipare il risveglio.

Quando abbiamo una parola generica come terrorista e creiamo una situazione dove ci sono delle esercitazioni militari segrete, autorizzando anche le persone incaricate dalle autorità a dire che sei un terrorista, di fatto hanno creato i presupposti per avere carta bianca di prendere chiunque vogliono. Lo stanno facendo con vari paesi proprio ora. Tutto ciò che devono fare è demonizzare il paese in questione di fronte all'opinione pubblica, se non addirittura incoraggiare l'assenza di resistenza.... lo possono fare agli individui una volta che hanno ottenuto questa generica guerra al terrorismo. Quindi come fai a sapere quando è finita questa guerra? E' impossibile. Tutto ciò ha a che fare con il periodo di tempo entro il 2012.

Paola Harris: Non vorrei parlarne ora, però c'è anche una componente economica.

David Icke: Quindi si tratta di una guerra che puoi combattere per sempre, prestare i soldi che non esistono addebitando gli interessi. E' la carta giocata da queste persone dai tempi di Babilonia. Controllo tramite il debito che non esiste. Non è che loro controllano le finanze per guadagnare enormi somme di denaro, ma una volta che hanno preso il controllo di tutte le ricchezze dipendiamo dal loro sistema. Nulla di ciò che fanno è per generare l'orrore o l'umorismo gratuiti... lo fanno perché ogni loro azione fa sì che i piani vadano avanti.

Paola Harris: Che cosa può fare l'umanità di fronte a questa probabile realtà ? Quali sono i loro piani? Siamo controllati dalle forze maligne?... parli spesso dell'energia Rettilliana .......

David Icke: Nei libro "I Bambini della Matrice", cito le antiche tavole chiamate Le Tavole dello Smeraldo. Si presuppone che siano vecchie migliaia di anni e parlano di uomini serpenti che vivono nei piani all'uomo sconosciuti.

Paola Harris: Intendi i piani come dimensioni?

David Icke: Piani ignoti all'uomo. La persona che è dentro questa rete, mi racconta che i Rettiliani ed altre entità simili non vivono in questa dimensione o quella confinante. Vivono nelle crepe di frequenza tra le due. Ne nell'una ne nell'altra ma in mezzo alle due, quasi in un luogo fittizio. E poi mi capita di leggere il libro di Giuliana Conforto "Il gioco cosmico dell'uomo" dove lei osserva il paranormale da un punto di vista scientifico. Parla di qualche cosa chiamato piani interspaziali che sono delle piccole creste della frequenza tra le dimensioni, il che corrisponde esattamente alle spiegazioni delle tavole dello Smeraldo e alle rivelazioni della persona che mi insegnò dove vivono i Rettiliani. In questa gamma di frequenze i Rettiliani lavorano per disconnettere le coscienze incarnate dall'io multidimensionale. In questo modo isolano le coscienze incarnate dalla gamma di frequenze chiamate il Mondo. Quindi per questo motivo non stiamo ottenendo il sapere intuitivo e ispirazionale dalle alte dimensioni di noi stessi. Perciò, l'unico modo che le persone hanno per relazionarsi con il mondo e con loro stessi è usando gli occhi e le orecchie. Così loro ci hanno distaccato dal nostro sapere intuitivo controllando anche quello che entra nei nostri occhi e le nostre orecchie tramite la coscienza incarnata. Questo meccanismo permette loro di isolare la goccia dall'oceano e riprogrammarla con la realtà condizionata che vogliono.

Tornando a quello che dissi ... la conoscenza, a prescindere dalla forma che prende, sta lavorando per aiutare l'umanità ad uscirsene da questa situazione. E' una strada a doppio senso. La Cavalleria non arriverà. Dobbiamo metterci in contatto con il cavaliere. In altre parole se vogliamo trovare l'alta conoscenza dobbiamo almeno trovarci a metà strada. Per questo motivo stiamo lavorando su di noi per restare connessi, tramite questo spazio interno della manipolazione del piano, con l'altra dimensione di noi stessi.

Ora quello che succede, naturalmente, è quella tremenda diversità di realtà tra le persone che si stanno svegliando e quelle ancora completamente nell'illusione. Una volta che hai iniziato a risvegliarti e riconnetterti inizi a vedere questo mondo non più dall'interno ma dall'esterno. Sei dentro ma non gli appartieni. Il focolaio della tua conoscenza è li fuori.

Paola Harris: E' questo che vorrei sapere David, di questo scriverò. E' la cosa più importante di ciò che mi stai dicendo.

David Icke: Credo sia stato proprio quello che ho vissuto nel 1991... sono stato in qualche modo impiantato lì. Ricordo di essere diventato pazzo per tre-quattro settimane investito dai concetti e dalle immagini che mi stavano travolgendo. Quello che normalmente accade in un processo molto lungo a me stava capitando in poche settimane.

Stavo osservando tramite gli stessi occhi però il mondo che vedevo era completamente diverso. Il focolaio della mia conoscenza non solo non era più manipolata ma stavo guardando la manipolazione stessa tramite questa forma fisica. Questo accade alla gente, ed è per questo che uno che è "connesso" può vedere ciò che uno "non connesso" non può, almeno finche non gli viene chiaramente indicato. Loro sono nell'illusione guardando l'illusione, mentre i "connessi" sono fuori dalla illusione osservandola. Quindi è un punto di vista molto diverso. Perciò vediamo il mondo completamente diverso.

Paola Harris: E' la paura che ci inibisce a farlo?

David Icke: Esattamente, la paura è la prigione che ci tiene in isolamento. Tutto ciò che è considerato paranormale in realtà non lo è. E' solo un'altra forma della realtà. Il punto dal quale stai osservando decide sul come vedi.

Paola Harris: Ho iniziato chiedendoti perché stiamo facendo questo. Ora, dove stai puntando? Hai un obiettivo? Conosci il futuro o stai andando avanti, giorno per giorno, istintivamente?

David Icke: Vado per istinto e continuerò ad andarci per istinto. Sono tornato per istinto nei giorni quando lasciai la televisione. E' un interessante ciclo quello che sta accadendo. Quando sono uscito fuori dopo la rivelazione che ebbi in Perù, molte università mi avrebbero voluto avere. Avrebbero venduto in anticipo gli eventi con 1000 o più persone perché gli studenti sarebbero venuti per ridere. E loro sono quelli che domani saranno chiamati a decidere... ricordo una sera quando stavo di fronte a, più o meno, 1000 persone all'università di Nothingham, ci vollero 10-15 minuti prima di iniziare a parlare a causa del chiasso e oggetti gettati sul palco. Quando si sono calmati ho chiesto "Credete che io sia matto, no? Malato mentale, no? E allora che cosa dire di voi, in fondo avete speso dei soldi per ascoltarmi." Non si sentì più una mosca volare. Mi seguirono in silenzio.

Comunque una volta che hanno capito che quello che stavo dicendo aveva un senso il pubblico diminuì e smisero di invitarmi. Dovetti organizzare gli eventi in proprio. Alcune volte noleggiavo le piccole chiese dandomi da fare anche per mettere fuori le sedie. Parlavo magari anche a 15 persone, se ero fortunato, e tornavo a casa più povero di prima, però la gente veniva a sentire ciò che desideravo dire. Poi sono arrivato a centinaia di persone in Gran Bretagna, Stati Uniti e molti altri paesi dove volevano sentirmi. E' stata un evoluzione incredibile, il pubblico che aumentava non più per deridermi ma per ascoltare.

E tornando di nuovo in quei giorni disperati, quando il denaro svaniva ed io avevo dei figli da far crescere.... Anche se l'io incarnato stava disperando, l'altro livello sapeva che tutto sarebbe andato bene.

Pubblicai il libro "La ribellione dei robot" quando per la prima volta, nel 1994, affrontavo la cospirazione. Quello è stato il limite estremo che qualsiasi editore avrebbe pubblicato e quindi dovetti mettere in piedi la mia casa editrice. Mi dissero che avrei scritto 5 libri in 3 anni e invece io li scrissi in un mese. Ora quando scrivo so che quello che scrivo sarà pubblicato. Tutti i miei libri, nei termini energetici, vanno direttamente al lettore. Sono senza paure. Se l'evidenza punta in una direzione, in quella direzione va la pubblicazione.

Paola Harris: Credevo che tutto questo ti avrebbe fatto diventare scettico e disilluso con l'umanità, ma invece mi sembri ottimista, incoraggiato e in pace con te stesso.

David Icke: Sono estremamente ottimista. Vedi, perché quando guardi a qualche cosa, qualunque cosa sia, e lo vedi in più forme che puoi, capisci che non è solo l'umanità ad essere multidimensionale. E' multidimensionale anche ciò che stai osservando. Quando le persone mi chiedono "Dimmi che cosa sta succedendo, o cosa pensi che stia succedendo?", io rispondo "Se vuoi il livello fisico ti parlerò dei Bilderburger, ti parlerò dei massoni e ti spiegherò come sono connessi. Vuoi un prossimo livello? Va bene. Ti parlerò delle entità che non sono umane ma che stanno orchestrando tutto. Se vuoi questo livello, il gioco rischia di diventare bizzarro. Non facciamoci prendere dall'illusione. Ho deciso anni fa.... Ci sono diverse persone che contribuiscono a questo insieme di conoscenze e così farò anch'io. Non ho lasciato che il sistema, che sto cercando di smascherare, predisponesse l'ordine per le cose che dico e per come le dico. Avrei predisposto io gli eventi. Decisi di essere guidato dalle informazioni, e se le informazioni mi portavano nelle aree davvero bizzarre, e io le trovavo giustificate, allora quello avrei comunicato.

Nei primi anni '90 parlavo delle cose spirituali perché vedevo la spiritualità, e quella strada mi portò a percepire il soffocamento della spiritualità. A quel punto mi chiesi: "Perché è soffocata, e chi la sta soffocando?" Ed improvvisamente mi trovai sulla strada che mi condusse fino ad oggi.

Tratto da: http://utenti.lycos.it/paolaharris/

Tratto da "Children of the Matrix" di David Icke

Nessun commento: