giovedì 16 gennaio 2014

GENESI Il: gli Dei della valle dell’Indo Di Corrado Malanga

GENESI Il: gli Dei della valle dell’Indo
Di Corrado Malanga

Introduzione Nel precedente articolo dal titolo “Genesi”, prenderemmo in considerazione come il pantheon di alieni, il bestiario descrittoci durante centinaia di sedute di ipnosi regressiva, condotte con i nostri addotti, era praticamente sovrapponibile alla descrizione degli Dei sia del pantheon sia ebraico che egizio. La Kabbalah ebraica era la rappresentazione dell’universo come del resto lo descrivevano i nostri addotti e non ci era sfuggito come questo pantheon derivasse da una cultura pre-israelita e cioè egizia e babilonese. Prima di continuare in questo escursus all’indietro nel tempo, dobbiamo soffermarci ancora una volta su alcune questioni. La prima è legata al falso monoteismo ebraico israelita. Gli Ebrei infatti non sono un popolo monoteista ma monolatra. Cioè di tutti gli Dei che hanno, ne riconoscono uno superiore agli altri ed adorano quello che è anche il fondatore, secondo le loro tradizioni del loro popolo, Israele, un vero esempio di stato-chiesa, come iI Vaticano o il Tibet per esempio, dove per stato chiesa si intende quello stato in cui il capo del governo è la divinità fondatrice. In qualche modo anche l’antico Egitto era la rappresentazione di uno stato chiesa dove la casta dei sacerdoti era in realtà quella a cui, di fatto, era affidato il potere e dove il Faraone era una manifestazione del Dio in terra: un po’ come il Papa o il Dalai Lama oggi. Per esempio quando la figura di Mosè, figura abbiamo detto in realtà legata al faraone monoteista Tuthmoses terzo, incontra Dio nel deserto egli si presenta così: “Io sono il Dio di Abramo.. vuoi che sia anche il tuo Dio?” Tuthmoses, cioè figlio di Tuth, accetta: e da quel momento il Dio JHWH sarà quello scelto tra tutti gli altri. Avevamo già sottolineato come gli Ebrei hanno di fatto rubato il pantheon degli Dei dagli Egizi, dove JHWH “sembra” recitare (usurpare: N.d.A.) il ruolo del Dio di prima generazione cioè il “mai nato” e dunque Ammon, mentre la figura del Gesù sia ricollegabile a Ra il Dio sole. Ma anche gli Egizi avevano rubato di fatto, dalla cultura babilonese, tali Dei e va anche sottolineato come se da un lato è vero che andando indietro nel tempo, i ricordi e le leggende si fanno più fumose va anche detto che, come nel gioco del telefono senza fili, mano a mano che si arriva alla fonte del mito, esso è più attinente alla realtà che descrive. Dunque se torniamo indietro nel tempo dobbiamo per forza sostituire Gesù con Cristo cioè Krishna. Ma chi è in realtà Krishna e come ci si riaggancia alla descrizione del pantheon di Dei-diavoli-alieni che abbiamo costruito nel lavoro precedente intitolato Genesì? Il ritorno alle radici Nel precedente lavoro avevamo messo in relazione i simbolismi legati alla creazione come ce l’avevano descritta gli addotti e cioè partendo dalla Coscienza che creava due creatori e via di seguito. Avevamo facilmente dimostrato come tutto ciò era perfettamente descritto nella Kabbalah ebraica

mercoledì 15 gennaio 2014

15/01/2014

Sophia ed anima